Filastrocche di Sira

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COCCI e NELLE

(Filastrocca inserita nel volume: "Ninna nanna...ti racconto una favola"

edito dalla Apollo Edizioni nell'anno 2019)


Audiolibro parziale:

" Le filose filastrocche di zucchero e stelle."


Storielle di Sira

CINO  

Cino era un rettangolo color terracotta, piccolo e vagabondo. Girava molto e conosceva mille cose, ma una cosa non la sapeva! Chi era lui? Qual era il suo posto nel mondo? Si sentiva perso e voleva capire a cosa potesse servire. Un bel giorno, mentre dormiva, lo trovò un bambino in mezzo alla strada e lo utilizzò per i suoi giochi...Una volta era un ponte, un'altra volta un muro e poi una montagna e un robot. Il bambino si divertiva molto con il rettangolo, lui un po'meno; ma appena Cino si accorse che il fanciullo gli si era affezionato tanto, decise di non abbandonarlo, seguendo il suo cuore e poi così non era più solo come prima! Iniziava anche lui a divertirsi e a sorridere dei vari ruoli che assumeva, sentendosi come un attore. Magari era proprio quello il suo posto nella vita? Un pomeriggio mentre giocavano insieme, arrivò un forte temporale e il bambino corse a casa, abbandonando Cino in mezzo ad un prato. L'indomani il rettangolo, molto triste, diventò il giocattolo di un grande cagnone. Il padrone lo lanciava e il grosso cane lo andava a riprendere. Questo gioco non gli piaceva proprio per niente e rimpiangeva il suo amico bambino che ormai si era dimenticato di lui, troppo preso da un camion telecomandato che gli avevano regalato i genitori. Tra un volo e l'altro pensò: "Che tristezza la vita quando non sai chi sei!" Giunse l'imbrunire e decise di incamminarsi verso una panchina per dormire. Il mattino seguente lo trovò un altro bambino che disse alla sua mamma: "Che bel rettangolo! Che cos'è?" E la mamma rispose: "Un mattone!" "Di cosa è fatto e a cosa serve?" Chiese il bambino e la mamma gli disse: "È un rettangolo fatto di argilla ed è importantissimo! Serve a costruire le case e grazie a lui possiamo erigere i muri, ripararci dalle intemperie e sentire il tepore nei nostri focolari. Non ne basta uno, ma ce ne vogliono tantissimi, uniti gli uni con gli altri, come un puzzle! E questo lavoro certosino lo svolge il muratore." Il bambino ribatté: "Bellissimo! Uniti gli uni con gli altri, così si creano le grandi cose! Da grande voglio fare il muratore e costruire la mia grandissima casa!" La mamma sorrise e gli porse tra le mani il mattone che portarono a casa con loro. Cino aveva finalmente scoperto chi era e si sentì forte e orgoglioso, non vedendo l'ora di essere un pezzo tanto importante di una casa. Trascorsero gli anni, il bambino crebbe e da bravo muratore quale diventò, prese il mattoncino che aveva riposto sulla sua scrivania, come una reliquia e lo piantò per primo nella costruzione della sua immensa casa. Cino, ormai MATTON CINO, provò un'emozione immensa e visse per sempre con altri milioni di MATTON CINI a sorreggere con forza le mura di quella dimora. Fu allora che disse: "Ora che ho il mio posto nel mondo, la vita è meravigliosa! Ma di quanti altri MATTON CINI ho avuto bisogno per trovarlo! È proprio vero, l'unione fa la forza! Grazie, mio caro papà muratore!"